WIME: il videoclip di “ViaDiQui” fuori ora

  • E’ uscito il videoclip di “ViaDiQui” dei WIME, la band reduce dall’esperienza di X Factor 2020 che ci aveva trasportato in un mondo onirico, a tratti surreale, dove non ci sono freni e imposizioni musicali, ma solo idee libere di mutare e di trasformarsi.

I WIME si erano già fatti notare in questo premiati come best band ad Arezzo Wave e con il conseguente concerto all’Ariston di Sanremo.

ViaDiQui racconta dell’assurdità del normale, o meglio della tendenza tutta umana a creare un oltre irraggiungibile per trascendere la realtà, senza fare caso a quanto poi la normalità sia già di suo incredibilmente assurda.

“Un viaggio lungo i binari weird componendo una simil filastrocca pop”

Ma, chi sono e cosa rappresentano i WIME?

Wime è un progetto di David Veronesi, con Roberta Brighi, Elisa Lomazzi, Edoardo Sansonne, Giacomo De bona, Giulio Tosatti, Alessandro Borgini.

Wime è un flusso, una sensazione in continuo mutamento: ogni persona, ogni istante, ogni idea possiede un Wime, una sfumatura, un colore, un qualcosa di indefinibile.

Ogni canzone in Wime è una confessione, ogni confessione è il tentativo di perdonarsi, con la ferma convinzione che sia l’errore a renderci unici, in un mondo fra l’onirico ed il reale, dove ogni cosa è un dubbio ed ogni risposta genera altre domande.


Un video particolare, una sola ripresa senza stacchi né montaggio, firmato dalla regista Silvia Clo Di Gregorio (che ha già targato regia e fotografia di videoclip di successo come Verdura e Irene dei Pinguini Tattici Nucleari, Resistenza di Fulminacci, Missili di Giorgio Poi e Frah Quintale e protagonista e co-ideatrice del videoclip di Oroscopo di Calcutta), con la direzione della fotografia di Elisa Fioritto e la scenografia di Viola Cutrone e Gaia Bartol, per un team tutto al femminile.

Nel piano sequenza dall’estetica curata ed eccentrica, l’attore Samuele Galli è il protagonista di ViaDiQui in un apparente semplice playback.

Tutti gli effetti che vediamo sono il frutto di una scenografia fisica di molti elementi, con persone che spostano oggetti: una realtà materica e giocosa, in cui ogni cosa è creata artigianalmente à la Gondry.

Ma ciò che accade nel video è inaspettato: l’attore è ostacolato da uno studiato e preciso susseguirsi di eventi in un climax catartico.

Non vi diciamo altro, buona visione!

 


Myriam Mercuri

Nata a Rossano (CS) il 17 Marzo '93 in un'inaspettata giornata estiva. Metà reggina, metà cosentina cresce a S. Giovanni in Fiore, Capitale della Sila fondata da Gioacchino da Fiore per poi scegliere la vicina Università della Calabria come luogo dei sui studi alla facoltà di farmacia. Adolescenza divisa tra musica (discreta violinista, pianista autodidatta e cantante sotto la doccia) disegno, fotografia, sport tenuta viva dalla fame di conoscenza. Musicalmente cresce a pane e rock n' roll, passione smodata poi per Avril Lavigne, Green Day, Coldplay, LP e tutto il filone Rock/Pop con sprazzi di Rap, da Eminem a Fibra passando per la fase "drama" con Ferro e Pausini. Ad oggi si definisce un'ascoltatrice onnivora, curiosa, appassionata amante del lavoro ben fatto. Non affermate davanti a lei che l'Indie è un genere musicale, la reazione potrebbe essere incontrollata.

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