Sponz Fest: l’originale festival firmato Vinicio Capossela

Immaginate un festival musicale che sia anche una festa tradizionale e popolare oltre che una rievocazione storica, fatto? Se non siete Vinicio Capossela o non siete mai stati allo Sponz Fest probabilmente no.

Un festival diffuso, in Alta Irpinia, ideato e diretto dal cantautore e giunto ormai alla sua settima edizione, una settimana di musica, incontri e attività all’insegna del tema del Sottaterra.

Il tema come ha spiegato lo stesso direttore artistico viene direttamente dal luogo del festival:

Questi dell’alta Irpinia sono luoghi di frontiera, dove è il paesaggio, naturale e umano a parlare. Un luogo dove ogni mattina si rinnova la creazione del mondo. C’è anche un mondo del sottosuolo fatto di grotte, cunicoli caverne , scavate dall’uomo da millenni per trovare riparo. E qui abbiamo deciso di rifugiarci per questo Sponz Fest : SOTTATERRA

Un luogo dove rigenerarsi in tempi cupi prima di ritornare alla luce in una sorta di rinascita, soprattutto culturale e sociale.

Il programma è quanto mai intenso e variegato, a partire da lunedì 19 agosto a Villamaina con l’introduzione al festival, una presentazione che sa già di festa vista la presenza della Bassa Banda Processionale e dei Marichi Tres Rosas che terminerà nelle danze sulle trasposizione acustiche nell’arpa di Viggiano.

Martedì 20 agosto si comincia già all’alba a Calitri con la salita a Monte Calvario e il concerto all’alba Amanes con protagonisti Manolis Papos e Dimitri Mistakidis.
Oltre alle attività diurne che accompagneranno tutti i giorni dello sponz, il martedì grasso sarà soprattutto l’occasione per la Grande Cingolata: una preparazione collettiva del “cingolo” (lo gnocchetto locale) con Chef Rubio assaggiatore ed ospite d’eccezione.
Ovviamente come ogni carnevale che si rispetti non mancheranno musiche e balli fino a notte inoltrata.

Si parte un po’ più tardi invece mercoledì 21 agosto con il Cammino da Calitri a Cairano che si concluderà nel pomeriggio con l’Orazione civile di Elio Germano e Raiz (già Almamegretta).
Alla giornata di grasso segue ovviamente la serata di magro del mercoledì della cenere con l’immancabile baccalà sponzato prima del cinema all’aperto in cui, come da tradizione, la sedia si porta da casa.
Anche in questo caso la musica sarà la protagonista della notte nei vicoli e nelle grotte con lo spettacolo itinerante denominato Mucchio Selvaggio In Movimento.

All’interno del festival le serate del 22, 23 e 24 agosto costituiranno la rassegna dello Sponz Pest, la parte musicalmente più attesa e tema “pestilenziale”:

La Peste è pestilenza morale, devastazione del senso di comunità, rottura dei legami sociali, caccia all’untore, capro espiatorio, speculazione sulla paura del contagio, ma anche come in Artaud, liberazione e azzeramento delle regola.

Si comincia giovedì 22 agosto con il cammino dell’oasi Valle della Caccia con tappe di musica e narrazione chiuso dal concerto di Micol Harp, l’arpista che suona rock.
La serata prevede poi il recital Carbone di stelle che unisce in un immaginario viaggio il sottaterra delle miniere belghe al sottacqua del mediterraneo attuale. Sempre in tema di accoglienza e migrazione previsto anche l’incontro con Mimmo Lucano e Vito Testi.
Main event della giornata però “A Pest”, spettacolo unico di Enzo Avitabile e i Bottari con la partecipazione di Ntò, una collaborazione che stuzzica decisamente la curiosità.

Venerdì 23 agosto numerose le attività diurne ma a farla da padrone sarà ‘A Mascarata sottotitolo Trap, Pest e altre dannazioni perchè

la peste si presenta in maschera, mette a nudo l’uomo dalla maschera delle convenzioni sociali, in quella specie di carnevale al rovescio che è la Morte. La peste viaggia sul web che è anche il luogo degli infingimenti, della proiezione e moltiplicazione delle personalità. Viaggia nel suono dell’epoca: l’auto tune che maschera e intona artificialmente la voce. Voci mascherate anche in volto, e poi voci che si fingono altre voci

Nella ricca line-up Morgan, Young Signorino, Almamegretta Dub Box, Ntò, The Andrè, Enzo Savastano e Livio Cori, il tutto con la partecipazione straordinaria di Neri Marcorè.

Altrettanto interessante la giornata di sabato 24 agosto dove all’interno degli eventi di Matera ’19, Calitri sarà per un giorno capitale della cultura.
Alle attività pomeridiane seguirà in serata il concerto “per uomini e pesti” di Vinicio Capossela dal titolo ovviamente di Sottaterra.
Ospiti della serata oltre ad alcuni dei musicisti già presenti nei giorni precedenti anche Daniele Sepe, Cupa Cupa di Tricarico, Flaco Maldonado e Sergio Palencia.

Si chiude domenica 25 agosto con il banchetto funebre anticipato dall’Orazione Civile di Michela Murgia. In serata nuova orazione davanti al castello di Sant’Angelo dei Lombardi di Michele Riondino con concerto a seguire della Banda della posta.

Tutte le giornate del festival saranno attraversate dalle attività di Trenodia, un progetto che mette in collaborazione sotterranea le terre di Irpinia, Calabria e Lucania, dove avranno luogo le altre tappe della manistrazione.

Un festival visionario, nato per raccontare il presente attraverso il passato ma proiettandosi anche verso il futuro. Sicuramente qualcosa di unico nel panorama italiano ma, probabilmente, anche internazionale.