“Matt 15:14″ è un album che racchiude in sé una forte critica nei confronti della politica, della religione e, in senso più generale, di quelle credenze e abitudini che il più delle volte impediscono all’individuo di vivere dignitosamente, prima di tutto con se stesso e poi con il mondo che lo circonda. E’ un invito all’apertura mentale, a prendere coscienza di sé e della realtà in cui viviamo, e ad ammettere i propri errori in modo tale da rinnovarsi, proprio come farebbe l’uomo nietzschiano. E’ soprattutto un grido di protesta verso chiunque commetta atrocità e creda di poterle nascondere sotto le sembianze di consuetudini culturali e dogmi della tradizione.
È la voce di tutti coloro che hanno smesso di dare per scontato che ciò che viene considerato da sempre veritiero e giusto lo sia per davvero, di coloro che si sono stancati di restare a guardare e non vogliono più rivestire il ruolo di vittima di un sistema corrotto, e infine di coloro che si pongono domande costantemente circa l’universo e l’esistenza stessa. In conclusione, è un incoraggiamento per chi lotta e si sacrifica per la giustizia, per chi crede di essere solo, in un mondo che non sempre va nella direzione migliore, ma prova lo stesso nel suo piccolo a rendere questo pianeta -che dalla notte dei tempi ci ha dato tanto, ma da cui stiamo prendendo avidamente più del necessario – un posto in cui ogni creatura, dalla più grande alla più piccola, possa vivere assieme in armonia.