
Esce domani, venerdì 28 marzo, Dreams on Toast, il nuovo album dei The Darkness. Fuori per Cooking Vynil, si tratta dell’ottavo capitolo in studio della carriera della band britannica guidata dai fratelli Hawkins.
Un disco estremamente variegato, che spazia in tutti i colori del rock senza restarvi confinato ma trovando anzi sonorità forse inaspettate rispetto a quelle a cui eravamo stati abituati. Ma d’altronde come dice lo stesso Justin Hawkins, voce e spirito della band:
Hai presente quella cosa quando il respiro di Dio solletica la tua anima e ti dice di creare? Già, fa ridere anche me, ma non puoi resistere.
Ed eccolo quindi il frutto di questo solletico, 10 tracce apparentemente slegate che raccontano bene la maturità dei The Darkness e allo stesso tempo la loro voglia di continuare ad esplorare come sintetizzato sempre dallo stesso Hawkins:
Abbiamo tirato fuori una dozzina di pezzi, che vi presentiamo qui, serviti sopra i resti carbonizzati dei vostri invidiosi contemporanei…signore e signori, vi presento Dreams On Toast!
Quanto detto finora potrebbe però sembrare un simpatico scherzo iniziando l’ascolto dell’album che si apre con Rock and Roll Party Cowboy, il pezzo forse più “prevedibile” e potente del disco con sonorità decisamente hard rock.
Ma basta proseguire nell’ascolto e si ritrova subito tutta la varietà di suoni che Dreams on Toast propone e che un po’ erano stati anticipati dai due singoli I Hate Myself, con le sue trombe decisamente non convenzionali, e The Longest Kiss, con i suoi ammiccamenti pop dove il pianoforte la fa da padrone, pur mantenendo i soli e i riff di chitarra che i fan della band amano.
Sonorità ancora più originali per la band quelle di Hot On My Tail e Cold Hearted Woman che sono al tempo stesso i brani più “polverosi” con il loro stile sfacciatamente country che apre la via ad ulteriori spedizioni future in questo terreno fino ad oggi inesplorato.

Ma i fratelli Hawkins e soci non dimenticano neanche i loro riferimenti storici con brani come Mortal Dread, che siamo sicuri diventerà uno dei più cantati live, e Walking Through Fire, un pezzo 100% del loro repertorio tradizionale con i due fratelli a tratti quasi a duettare tra falsetti e riff.
Un disco che forse a qualcuno farà storcere il naso per la mancanza di un’identità forte, di un’impronta sonora chiara, ma che sicuramente non annoia grazie ai continui cambi di atmosfera, dalla ballatona Don’t Need Sunshine al metal di The Battle For Gadget Land per finire con il romanticismo di un Weekend in Rome.
Soprattutto però Dreams on Toast è un album in cui ogni brano può piacere o meno perchè ha una propria identità e non suona come una traccia aggiunta per far numero da parte ai singoli e questo nel 2025, almeno per chi scrive, è sempre motivo di apprezzamento.
Se vi siete incuriositi e volete scoprire come suonano live le tracce di questo nuovo lavoro in studio dei The Darkness, le occasioni non mancheranno dato che la band ha in programma per i prossimi mesi ben 4 date in Italia:
2 agosto, Majano (UD), Festival di Majano
16 ottobre, Milano, Alcatraz
17 ottobre, Ciampino (RM), Orion
18 ottobre, Nonantola (MO), Vox Club
Biglietti disponibili su m2live.it

Nato a Sesto San Giovanni ma con sangue 100% “made in sud” nella settimana in cui primeggiava in classifica “Carletto” di Corrado. Suonava benino il pianoforte, ora malissimo la chitarra
Cresciuto a Battisti, Battiato e Renato Zero, sviluppa una passione per i cantautori che ancora lo accompagna.
Al liceo scopre il punk e lo ska e abbandona un’adolescenza tamarra, il passaggio al rock è una normale evoluzione. Spotify gli spalanca le porte dell’Indie, parola che in ogni caso odia.


