MONDO NAIF – Turbolento

ETICHETTA | Dischi Bervisti/Dreamingorilla Records/Go Down Records

GENERE | Stoner Rock/Psychedelic Rock

ANNO | 2015

Da Treviso con furore arriva l’ultimo disco dei Mondo Naif dal titolo “Turbolento”. Un disco particolare, che parla a detta della band delle “atmosfere oniriche dell’allucinazione”. Al di là dei filosofismi, il lavoro cavalca diverse onde, da quella stoner a quella psichedelica. Le chitarre, possenti e graffianti, caratterizzano una ritmica di per sé lenta, ma pronta a diventare, appunto un “turbo”. Di certo gli sperimentalismi non mancano, come accade in “Aquilone” in cui vi è un improvviso cambio di tempo che trasforma il pezzo in una bomba a mano, a tratti alla Rage Against the Machine, in cui si inserisce un gagliardo sax.

La sorpresa arriva con “Per sempre” dove, tra le risate di bambini, si solleva una melodia al pianoforte. Ed è così per tutto il pezzo. Ancora non ho capito il perché di questa traccia, ma d’altronde “se non puoi convincerli, confondili”. Fortunatamente i Mondo Naif però mi convincono, anche nei pezzi più “crudi” come “THC”. Uno dei brani più azzeccati è “Maelstrom”, che nonostante un inizio soft caratterizzato da assoli pentatonali diventa cattiva al punto giusto con un ritmo travolgente. Insolita la semi-acustica “Verve”, di cui hanno prodotto un video, che nonostante sia un gran pezzo non rappresenta il mood dell’intero album.

Prima dell’ultimo pezzo un’altra cicca dei sorprendenti Mondo Naif: instrumental track di 52 secondi con una sola chitarra dai ritmi spagnoleggianti, “Vexilla regis prodeunt inferni”. A concludere il mio brano preferito, “Belfagor”. La particolare linea vocale, quasi corale, accompagna un irriverente susseguirsi di potenti riff, creando un brano tra il grunge e il metal.

“Turbolento” è un album difficile al primo ascolto, non sempre orecchiabile e a tratti ripetitivo. Ma dopo averlo digerito è possibile accorgersi della grande cura degli arrangiamenti e delle particolari ritmiche: esame superato.

Lorenzo Gecchelin