THE KILLS – Ash & Ice

ETICHETTA | Domino

GENERE | Indie rock

ANNO | 2016

Dopo cinque anni di inattività sono tornati i The Kills più ruggenti che mai, con il loro nuovo album Ash & Ice. La lunga attesa è dovuta alle operazioni alla mano che ha subito Hince e al fatto che dovette imparare da capo come si suona una chitarra, a causa di un dito permanentemente danneggiato.

Rispetto agli altri album, Ash & Ice è stato registrato a Los Angeles, in una casa affittata, e negli Electric Lady Studios di New York. L’album è il prodotto della cooperazione di Jamie Hince con John O Mahony (LCD Soundsystem, The Strokes) e mixato da Tom Elmhirst (Adele, Arcade Fire, Amy Winehouse), Tchad Blake (Black Keys, Arctic Monkeys). Per trovare ispirazione per questo album, Jamie intraprese un viaggio sul Trans-Siberian Express, mentre Alison è rimasta a casa a produrre alcuni dei testi più romantici della sua carriera musicale.

Nonostante il problema alla mano, che non ha fermato la composizione, questo album è ricco di brani, che si rifanno sia ai vecchi Kills, sia ad un nuovo stile musicale, più pulito e maturo direi. I pezzi sono limpidi, la musica è pulita e chiara; manca l’impronta grunge che avevano dato agli album precedenti. Il loro sound indie rock, mischiato al blues rock, mantiene la sua impronta originaria, ma questa volta si sono sciolti un pochino: il cinismo verso l’amore, le relazioni e il romanticismo che li ha caratterizzati precedentemente, qui si trasforma in romanticismo ossessivo, nella storia di una relazione tira e molla, di delusioni amorose e dolore. L’amore che dipingono con i loro brani non è di sicuro rosa e floreale, ma duro, nero, rock. Questo amore è raccontato dai brani, quasi in una sequenza cronologica, come una vera e proprio storia. Alle emozioni e alle varie situazioni viene dato il ritmo dei tredici pezzi, che riescono a farti immaginare la storia, con un’atmosfera da deserto, da cadillac sulla Route 66 con un cadavere nel bagagliaio, oppure un’atmosfera di sesso sfrenato e selvaggio, di sigarette accese, fumate a metà, di chiodi in pelle nera e occhiali da sole; oppure ancora un’atmosfera da amore passionale e doloroso, di tradimenti, di disperazione, di ritorni dolci e addii terribili. L’interpretazione è libera, ma quel che è certo è che questo album segna una dipartita dalla musica precedente, dandole limpidezza e armonia.

Carmen Mc Intosh