Mercoledì 20 marzo i Canova sono risaliti sul palco dell’Alcatraz di Milano dopo un anno in occasione del nuovo tour e noi di Rock And More non potevamo non esserci!
Milano è stata la seconda data del tour, partito da Perugia, che finirà il 5 aprile a Bologna all’Estragon. Organizzato da Magellano Concerti e sponsorizzato da Maciste Dischi, il concerto de i Canova di Milano è stato un’esplosione di emozioni, colori, voci, chitarre, applausi e musica potentissima.
Il concerto si è aperto con la prima canzone del nuovo album “Vivi per sempre“, Shakespeare. Subito il pubblico si è scaldato e si è acceso infuocandosi sotto le note di Good-bye Good-bye, Gropie, Domenicamara e Per te, tutti pezzi del nuovissimo disco.
Ovviamente non poteva mancare la storica Manzarek, la romantica-stronza Expo e la malinconica Portovenere.
In acustico, Matteo Mobrici, il front-man della band ci ha cullato suonando Aziz e Vivi per Sempre. Inaspettatamente la band ha anche suonato Rolls Royce del trapper Sfera Ebbasta, mandando tutto il pubblico in visibilio.
Dopo un’ora di concerto, i Canova non potevano concludere se non con le tre canzoni pilastro del primo disco “Avete ragione tutti”. In ordine, abbiamo cantato e pianto su Santamaria, urlato e saltato su Vita Sociale, pogato e sbraitato su Threesome.
Siamo tornati a casa con le corde vocali distrutte, le gambe tremanti e le magliette bagnate…Canova, ci eravate mancati!
Chiara Cagnan è una ragazza di 23 anni per 1 metro e 75 di altezza, composta essenzialmente dalla musica che ascolta, i libri che legge, i film che guarda e le avventure e i posti che vive viaggiando.
Laureata in Scienze linguistiche per la mediazione, è da tre anni che vaga per il mondo senza seguire una strada precisa, lasciandosi guidare solo dall’istinto, dal vento e dal momento. Tra le sue più grandi passioni la lettura e la scrittura, la chitarra e la musica indie-rock, il vino e il buon cibo, l’arte e la cultura. (I binomi? quelli anche).
Attualmente si divide tra l’essere studentessa universitaria a tempo pieno e sognatrice a occhi aperti a tempo perso, in constante bilico tra spensieratezza, autoironia e follia, fantasticando sempre su posti lontani con una chitarra in mano e una canzone in testa.