GIORGIENESS – La Giusta Distanza

ETICHETTA | Woodworm Label

GENERE | Rock

ANNO | 2016

Dopo averci fatto incuriosire con un paio di singoli, K2 e Non Ballerò, e recentemente con Come Se Non Ci Fosse Un Domani, finalmente Giorgieness ci delizia con il suo nuovo e primo album.

Il suo primo EP Noianess uscì nel 2013 e da allora la cantante Giorgie è cresciuta moltissimo insieme alla sua band. Il suo album, La Giusta Distanza, prende le distanze da quella ragazza di tre anni fa e ci mette davanti una donna solida e agguerrita, che con i suoi compagni di viaggio, ci dona un lavoro di 11 tracce che non mancano di carattere e potenza. Dell’EP sono state inserite tre canzoni, Sai Parlare, Brividi/Lividi e Lampadari, per ricordarci che quella ragazza è la stessa ma con qualcosa in più, esattamente come questi brani che mantengono quasi la stessa base e vengono arricchiti per rientrare meglio nella musicalità dell’intero lavoro.

L’album si apre con Sai Parlare, creando una sorta di collegamento tra il passato e il presente della band. Subito capiamo che non ci saranno troppe smancerie in questo lavoro, ma solo suoni arrabbiati, intensi e arroganti. Il secondo brano in lista è K2, singolo che ha annunciato questo lavoro un po’ di tempo fa e che ci ha tenuto tutti sulle spine. Passiamo poi a Il Presidente, un brano che non ho sinceramente capito, o meglio, si fa capire e allo stesso tempo rimane molto enigmatico con questo presidente che può essere chiunque come nessuno. Torniamo al passato con Brividi/Lividi, che però assume inizialmente un suono un po’ più ovattato rispetto alla versione precedente, per poi esplodere come un tuono durante il temporale. La pausa ci viene concessa con Non Ballerò, altro singolo che ha anticipato l’album. Un brano delicato ed allo stesso tempo molto forte, cullandoci con la voce vellutata di Giorgie e un ritmo lento e cadenzato, fino alla fine dove esplode tutto il rancore, il dolore e la frustrazione di una storia d’amore. Segue poi Io Torno A Casa, con un ritmo che tende all’indie con punte di alternative rock. Altro salto indietro con Lampadari, che diventa ancora più arrabbiato di prima. Passiamo poi all’ultimo singolo che ha preceduto l’uscita dell’album, ovvero Come Se Non Ci Fosse Un Domani, che già ci aveva fatto capire che sarebbe stato un lavoro incazzato e allo stesso tempo pieno di femminilità. Un pezzo che trasmette tutta la confusione e la frustrazione di chi non riesce a scordarsi qualcuno che ci fa tanto, forse troppo, male. Che Strano Rumore è la nona traccia, una traccia che ci prende lo stomaco e lo stringe con forza, quasi peggio di un pugno in faccia. “Un abbraccio in un letto diviso a metà.” Inutile dire quanto sia intenso questo brano. Riprendiamo il ritmo con Farsi Male, che ci colpisce in piena faccia con la sua rabbia e il suo dolore. Finiamo con Dare Fastidio, dal ritmo lento e ipnotico, è un suono martellante nella testa. Le parole non si possono ignorare e arrivano direttamente al cuore.

La Giusta Distanza è il frutto di esperienze di vita di una band nuova nel panorama italiano; è il frutto di quello che succede alla cantante, parole come pallottole in una vita che non risparmia niente e nessuno. Sono storie di vita vissuta da qualcun’altro, ma anche da noi, in un modo o nell’altro. La musica grunge, alternative rock ed indie si mescolano abilmente in ogni brano, riuscendo a regalarci un lavoro da ascoltare in apnea; è così piacevole ascoltarlo che quando finisce sembra che siano passati pochi minuti. Ora aspettiamo di vederla live.

Il brano che rappresenta questo album è Come se non ci fosse un domani.

Carmen Mc Intosh