Diaframma @ Deposito Pontecorvo

Il 28 ottobre gli storici Diaframma, fondatori della new wave italiana, si sono esibiti al Deposito Pontecorvo di Pisa. La band fiorentina sta girando l’Italia con un tour nel quale ripropone per intero quell’indimenticabile gioiello del post-punk italico, il loro debut album “Siberia”, datato 1984. Un mese fa il gruppo ha infatti pubblicato “Siberia Reloaded 2016”, una versione appunto rivisitata dell’album, con all’interno anche pezzi inediti, strumentali e non.

Il concerto dei Diaframma è quello che definirei uno spettacolo “violento”: tutta quell’energia viene liberata in un solo istante, e scorre in un flusso continuo fino alla fine del live, rischiando di travolgere lo spettatore. Non ci sono pause interattive, non ci sono momenti di sospensione, quasi non c’è dialogo col pubblico. Questo approccio credo sia perfettamente comprensibile nell’ottica del genere musicale in cui i Diaframma si inquadrano: il pubblico è abbandonato a sé stesso a vivere un’esperienza musicale e sensoriale avvolgente e volutamente irruenta. Il suono è molto profondo e stratificato, si innalza come un muro e si abbatte sulla sala senza pietà. Nonostante il concerto sia gradevole e molto ben suonato, siamo lontani dalle atmosfere sonore che caratterizzavano un certo periodo della storia del rock, di cui i Diaframma hanno senz’altro scritto un capitolo importante; non c’è tuttavia da stupirsi di questo, visto che gli anni sono passati, la tecnologia è mutata e con essa il sound che mette a disposizione dei musicisti.

In poco più di un’ora i Diaframma hanno suonato, proprio per quest’attitudine secca e diretta, moltissimi pezzi, molti più di quelli contenuti nella tracklist di “Siberia”. Non si sono lasciati sfuggire, l’occasione di eseguire i loro cavalli di battaglia, i pezzi più amati da un pubblico non molto folto ma senza dubbio molto affezionato. Al fianco di brani comparsi in quel memorabile disco, come appunto ‘Siberia’, ‘Desiderio del Nulla’, abbiamo potuto ascoltare ‘L’odore delle rose’, ‘Vaiano’, ‘Labbra blu’, ‘Diamante Grezzo’ ed ovviamente ‘Gennaio’, forse il più famoso ed iconico dei loro successi. In ultimo i Diaframma omaggiano una delle band che più hanno influito sulla loro formazione musicale, i Television: bella ed intensa la loro cover di ‘See no evil’, brano del 1977 contenuto in “Marquee Moon”.

Chiara Cappelli