Dopo la sua auto-esclusione da
Sanremo per i fatti già noti,
Emis Killa fa uscire
Demoni, il brano che sarebbe dovuto essere in gara alla
75esima edizione del Festival della Canzone Italiana.
L’annuncio tramite social, con una foto nella quale si presente con l’indice davanti la bocca ad esortare il silenzio, per lasciare spazio alla musica.
Demoni: dannazione, passione e insicurezza.
Demoni di Emis Killa racconta una delle prime notti d’amore, il rincorrersi, la scoperta, la passione restando intrappolati nelle proprie insicurezze.
“Sì, sono pazzo lo so, andrò all’inferno da solo” rimarca alla perfezione il concetto quando è ancora tutto da scoprire, tra dubbi, chimica, passione, ciascuno con i propri “demoni” da mostrare all’altro.
Dal punto di vista della produzione Demoni inizia “dritto”, con un beat martellante e quel pizzico di autotune a cui ormai siamo abituati.
Il brano dal gusto urban è stato scritto con la collaborazione di
Federica Abbate,
Mattia Cerri e
Nicola Lazzarin alias
Cripo e ha un ritornello che ti resta stampato in testa:
“Tanto già so chе finirà così, c’est la vie Fammi fuori, cosa ci vuole? Stiamo qui, vis à vis, a dirci certe cose
Ma so che non esiste un piano B
Andrò all’inferno, c’est la vie”
Una mancata occasione dalla quale può nascere un’opportunità.
Demoni di Emis Killa non ha avuto l’onore e l’onere di poter essere presentata ad un pubblico ampio e variegato quale Sanremo, ma forse meglio così!
Il brano si sarebbe distinto tra le altre 29 proposte o sarebbe scivolato in fondo per poi aver ragione sul lungo tratto?
Rimarremo con questo dubbio, fatto sta che Demoni ha un grande potenziale da vera hit, e la sentiremo sicuramente dal vivo all’ EM16, l’evento appena annunciato dal rapper di Vimercate via social.
Dopo il successo di EM15, con oltre 25.000 spettatori, e l’innovativo No Phone Party dello scorso dicembre l’’Appuntamento è per il 10 Settembre al Fiera Milano Live!
Nata a Rossano (CS) il 17 Marzo ’93 in un’inaspettata giornata estiva.
Metà reggina, metà cosentina cresce a S. Giovanni in Fiore, Capitale della Sila fondata da Gioacchino da Fiore per poi scegliere la vicina Università della Calabria come luogo dei sui studi alla facoltà di farmacia.
Adolescenza divisa tra musica (discreta violinista, pianista autodidatta e cantante sotto la doccia) disegno, fotografia, sport tenuta viva dalla fame di conoscenza.
Musicalmente cresce a pane e rock n’ roll, passione smodata poi per Avril Lavigne, Green Day, Coldplay, LP e tutto il filone Rock/Pop con sprazzi di Rap, da Eminem a Fibra passando per la fase “drama” con Ferro e Pausini.
Ad oggi si definisce un’ascoltatrice onnivora, curiosa, appassionata amante del lavoro ben fatto.
Non affermate davanti a lei che l’Indie è un genere musicale, la reazione potrebbe essere incontrollata.