Meganoidi: 20 anni di Zeta Reticoli in continua evoluzione

È uscita il mese scorso la nuova versione di Zeta Reticoli, brano iconico della produzione dei Meganoidi e della musica alternativa italiana dei primi anni 2000.

La nuova veste, oltre ad un arrangiamento completamente rivisto da Luca Guercio, vede la partecipazione di un’altra icona dei primi 2000 tutt’ora in gran forma ovvero Cristiano Godano.

E quale occasione migliore per fare qualche domanda ai Meganoidi di questa uscita celebrativa?
Ecco cosa ci hanno raccontato!

Poco più di vent’anni dall’uscita di “Outside the Loop, Stupendo Sensation”, come nasce l’idea di riproporre “Zeta Reticoli” e di darle questa nuova veste?

Tutto è nato per gioco. Volevamo fare un regalo a chi, in tutti questi anni, ci ha sempre seguiti.
Quindi abbiamo deciso di celebrare un brano che il nostro pubblico ha sempre amato festeggiando il suo 20° anno appena compiuto.

Come mai la scelta di Cristiano Godano come altra voce? C’è un legame particolare con lui o i Marlene Kuntz?

Abbiamo deciso di chiamare un artista che noi apprezzavamo e che ritenevamo perfetto per questo arrangiamento. Ci siamo incrociati poche volte in questi anni e non c’era la confidenza e l’amicizia necessarie per avere la certezza che volesse partecipare, ma ci abbiamo provato ed è andata benissimo. Anzi, forse proprio ora che abbiamo collaborato insieme, possiamo dire che è nata una bella amicizia e che il suo valore umano equivale al suo spessore artistico.

Con questo nuovo arrangiamento avete dimostrato ancora una volta la vostra versatilità musicale. Pensate che questo rendervi difficilmente inquadrabili in un genere preciso vi abbia un po’ penalizzato nel corso della vostra carriera o, al contrario, vi abbia permesso di proporvi a un pubblico diverso rispetto a quello degli esordi?

Inizialmente forse ci ha penalizzato, ma in realtà, dopo 26 anni che siamo in giro, possiamo affermare che la nostra capacità di metterci in discussione ogni volta rappresenta il nostro punto di forza. Con noi, il nostro pubblico non si annoia mai e affronta sempre con curiosità le nostre uscite.

Oltre che come sonorità, non avete mai seguito logiche di mercato neanche come tempistiche, alternando album più ravvicinati ad altri più distanti: è dipeso solo dai tempi di scrittura e realizzazione dei dischi o ci sono state delle pause volute o obbligate?

Essendo una realtà sempre e costantemente in tour e rappresentando una sorta di esempio di artigianato discografico, essendo da sempre autoprodotti e realmente indipendenti, il tutto dipende sempre da come siamo messi a livello creativo, impegni, concerti, ecc.
Il tutto avviene sempre in modo molto naturale.

Siete alle prese con un tour lunghissimo. Quanto conta per voi la dimensione live? Pensate di raccogliere quest’esperienza in un nuovo album dal vivo?

Per noi il live è la parte più bella del nostro lavoro: condividere quello che siamo con chi ci segue, poter scendere dal palco e confrontarci con il nostro pubblico. Ormai sarebbe riduttivo definirlo pubblico; sono una vera e propria famiglia allargata. I loro sorrisi, le loro parole, gli abbracci e il confronto sono il nostro carburante. È tutto merito loro se siamo ancora qui.
Stiamo pensando di fare un disco live, ma dobbiamo ancora valutare un po’ di cose proprio in questo periodo, quindi… rimanete sintonizzati.

E per quanto riguarda il prossimo album in studio invece? Avete già idea di quando inizierete a lavorarci e di che tipo di disco volete realizzare?

Ci stiamo già lavorando. Per il momento possiamo dire che sarà una nuova evoluzione, sempre mantenendo la matrice Meganoidi, perché noi siamo sempre stati riconoscibili in ogni disco. Però ci sarà ancora una svolta in termini di arrangiamenti e suono.

In 26 anni avete suonato in giro per il mondo, partecipato a festival importanti e condiviso il palco con artisti di caratura internazionale. Avete ancora un sogno nel cassetto non realizzato?

Abbiamo una marea di sogni, facciamo fatica a trovarne uno. Ma forse, uno che ci piacerebbe concretizzare, sarebbe quello di registrare un disco con orchestra. È un po’ azzardato come sogno, ma sentire i propri brani abbinati a degli arrangiamenti orchestrali sarebbe una cosa veramente potente.

In attesa quindi dei prossimi progetti della band il nostro invito è ovviamente quello di andarli a vedere dal vivo in una delle prossime date del “Brucia Ancora Tour”:

  • 18/07 | Festa della Birra San Claudio – Corridonia (MC)
  • 19/07 | Testaccio Estate – Roma (RM)
  • 20/07 | Beer Music Festival – Ceredolo di Toano (RE)
  • 25/07 | Perarock – Arcugnano (VI)
  • 26/07 | Ribolle Fest – Soriano nel Cimino (VT)
  • 27/07 | Senza Conservanti Festival – Mirabello (FE)
  • 28/07 | Festa dell’Unicorno – Vinci (FI)
  • 29/07 | Piazza Nazionale – San Salvatore Telesino (BN) – Unplugged Duo
  • 31/07 | Bagni Peter Pan – Marina di Ravenna (RA)
  • 01/08 | Jungle Parco Raho – Nardo’ (LE)
  • 02/08 | Whisky a Go Go – Marina di Pulsano (TA)
  • 03/08 | TBA – Bari (BA)
  • 09/08 | Festival Osteria del Cicchio – Terni (TR)
  • 10/08 | Vegas Comete Festival – Viareggio (LU)
  • 11/08 | 50^ Festa Paesana – Serrazzano (PI)
  • 12/08 | Festa in Piazza – Montenero di Bisacca (CB)
  • 13/08 | Festa Santa Maria – Monghidoro (BO)
  • 30/08 | Parco Tittoni – Desio (MI)
  • 07/09 | Lucefest – San Pietro Magisano (CZ)
  • 20/09 | Festa Storica – Cormons (GO)
  • 21/09 | Notte di Fine Estate – Correggio (RE)
  • 28/09 | Festival Indieponente – Vallecrosia (IM)
  • 19/10 | Arci Stella – Sissa Trecasali (PR)

ali

Nato a Sesto San Giovanni ma con sangue 100% "made in sud" nella settimana in cui primeggiava in classifica "Carletto" di Corrado. Suonava benino il pianoforte, ora malissimo la chitarra Cresciuto a Battisti, Battiato e Renato Zero, sviluppa una passione per i cantautori che ancora lo accompagna. Al liceo scopre il punk e lo ska e abbandona un'adolescenza tamarra, il passaggio al rock è una normale evoluzione. Spotify gli spalanca le porte dell'Indie, parola che in ogni caso odia.

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