Siamo stati alla presentazione di Cani Sciolti, il nuovo album di Francesca Michielin in uscita venerdì prossimo, 24 febbraio, per Columbia Records/Sony Music Italy.
Un album che vede la luce dopo una lunga lavorazione, come ha raccontato la cantautrice veneta, ma nel quale è riuscita da essere pienamente sè stessa, senza vincoli, proprio come un cane sciolto che può spaziare dove vuole ma può anche mordere, come fanno alcuni testi volutamente non ruffiani e impegnati.
Un’espressione piena anche grazie ad un lavoro di scrittura che ha visto Francesca impegnata in solitaria, contribuendo poi prima persona a tutte le fasi della lavorazione: dalla stesura dei pezzi appunto, alla produzione, passando per gli arrangiamenti e la parte visual.
E trattandosi di un disco così “personale” non ci sono reference o ispirazioni, se non quella di Carmen Consoli, cantautrice di riferimento per la Michielin per il suo non adattare la propria cifra stilistica alle mode del momento.
Proprio da una conversazione con la Cantantessa è nata Carmen, una delle canzoni che compongono questo nuovo lavoro in studio assieme ad Occhi grandi grandi e Bosco, già pubblicate come primo e secondo estratto dall’album.
C’è poi posto per brani di riflessione sociale come Padova può ucciderti più di Milano, incentrata sulla differenza tra la vita in provincia e quella in città ma anche sull’ipocrisia della provincia stessa, e Ghetto Perfetto, sull’uscire dalla propria comfort zone e il confrontarsi con il prossimo.
Ma anche per brani d’amore, declinato in varie forme come ad esempio in Claudia, scritta pensando a tutte ragazze che non hanno mai trovato una canzone da poter dedicare alla propria partner senza una componente maschile.
12 brani che essendo stati scritti su un lasso di tempo piuttosto lungo, più di 6 anni tra la scrittura di Quello che ancora non c’è e la prossima pubblicazione del disco, raccontano anche la crescita di Francesca Michielin, come artista e come persona.
Un album interamente suonato, con una presenza quasi nulla dell’elettronica e che per questo motivo vedrà la sua miglior trasposizione live nel primo tour teatrale della Michielin, dove con il massimo rispetto che la cantautrice ha per il luogo, troveranno posto anche i vecchi brani ma sempre in una forma più rock e acustica, abbandonando quindi campionamenti e altri “aiuti” tecnologici.
Ovviamente, per chiudere il cerchio di un album così personale, il debutto live non poteva che essere nella sua Bassano dove, con un doppio sold-out il 22 e il 23 di febbraio, Francesca presenterà in anteprima dal vivo anche i brani di Cani sciolti.
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Nato a Sesto San Giovanni ma con sangue 100% “made in sud” nella settimana in cui primeggiava in classifica “Carletto” di Corrado. Suonava benino il pianoforte, ora malissimo la chitarra
Cresciuto a Battisti, Battiato e Renato Zero, sviluppa una passione per i cantautori che ancora lo accompagna.
Al liceo scopre il punk e lo ska e abbandona un’adolescenza tamarra, il passaggio al rock è una normale evoluzione. Spotify gli spalanca le porte dell’Indie, parola che in ogni caso odia.