Esce oggi Vimana il nuovo album dei Folwark prodotto da Seahorse Recording e curato da Claudio Adamo.
8 tracce strumentali, dove l’hard rock si sposa con i sintetizzatori e l’elettronica in questo nuovo percorso intrapreso da Francesco Marcolini (chitarra e synth) e Tommaso Faraci (batteria, theremin).
Il duo umbro infatti sperimenta nuove sonorità aggiungendo una vena psichedelica al proprio sound dove continuano però a regnare suoni duri e distorsori.
Il titolo Vimana rimanda alle macchine volanti descritte dagli antichi popoli arii nei Veda, meccanismi perfetti quanto misteriosi capaci di raggiungere luoghi dimenticati.
Ricerca interiore e coscienza esteriore, questi i due aspetti dell’album, dove atmosfere cupe simbolo di infausti presagi trovano spazio accanto a sonorità decisamente più decise, quasi sfacciate, rappresentative di un’intuizione e di una presa di consapevolezza di sè.
Un album, Vimana, decisamente piacevole e adatto come colonna sonora per un viaggio in auto, magari su una di quelle classiche strade americane nel deserto delle quali non si vede la fine.
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Nato a Sesto San Giovanni ma con sangue 100% “made in sud” nella settimana in cui primeggiava in classifica “Carletto” di Corrado. Suonava benino il pianoforte, ora malissimo la chitarra
Cresciuto a Battisti, Battiato e Renato Zero, sviluppa una passione per i cantautori che ancora lo accompagna.
Al liceo scopre il punk e lo ska e abbandona un’adolescenza tamarra, il passaggio al rock è una normale evoluzione. Spotify gli spalanca le porte dell’Indie, parola che in ogni caso odia.