La notizia è arrivata drammatica quanto inaspettata: è morto il DJ e Producer svedese Avicii, aveva 28 anni e si trovava a Mascate in Oman, a darne la notizia la sua manager Diana Baron in un breve comunicato.
Tim Bergling, questo il vero nome di Avicii, aveva avuto in passato problemi di alcol che erano degenerati in una pancreatite acuta che lo aveva costretto a sospendere la sua attività live. Ad ora non sono però ancora note le cause del decesso, la famiglia si è detta sconvolta e non ha rilasciato dichiarazioni se non quella di giustamente rispettare la propria privacy.
L’artista, due album all’attivo, nonostante la giovane età poteva vantare collaborazioni prestigiose come quelle con Madonna e Robbie Williams ed aveva raggiunto anche la posizione n.3 nella prestigiosa Top 100 DJ Mag. Nei giorni scorsi era stato rilasciato un documentario su Netflix nel quale raccontava il proprio ritiro dalle scene live con interviste tra gli altri a David Guetta e ai Coldplay, artisti ai quali era molto legato.
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Nato a Sesto San Giovanni ma con sangue 100% “made in sud” nella settimana in cui primeggiava in classifica “Carletto” di Corrado. Suonava benino il pianoforte, ora malissimo la chitarra
Cresciuto a Battisti, Battiato e Renato Zero, sviluppa una passione per i cantautori che ancora lo accompagna.
Al liceo scopre il punk e lo ska e abbandona un’adolescenza tamarra, il passaggio al rock è una normale evoluzione. Spotify gli spalanca le porte dell’Indie, parola che in ogni caso odia.